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Studio e passione

Lessico e fraseologia, Area Carlo Magno

Elementi lessicali simili tra le lingua si riscontrano soprattutto nei campi semantici della vita quotidiana e della sfera religiosa e sono perlopiù di tradizione greca.

L’AREA CARLO MAGNO

Alcune lingue parlate sul suolo europeo, fermo restando le singole specificità, tendono, sotto alcuni aspetti, ad assomigliarsi sempre di più. L’insieme dei tratti coinvolti costituisce il cosiddetto “Standard Average Eurepean”(SAE). La nozione della SAE p stata introdotta da Benjamin Lee Whorf che fece un confronto tra il sistema TAM (tempo, modo e aspetto) delle lingue europee più rappresentative e quelle dell’hopi, una lingua uto-azteca parlata in Arizona e identificò alcune particolarità che gli parvero esclusive delle lingue localizzate sul suolo europeo. Tuttavia, i suoi studi, seppur interessanti, non ebbero seguito. Solo successivamente ripresero gli studi linguistici per tipologia areale, in particolar modo quando fu varato il progetto di ricerca “Eurotyp-Typology of languages in Europe” nel quale, grazie al supporto di oltre 1000 linguisti europei e statunitensi, fu approfondito il discorso iniziato da Whorf.

L’ “Area Carlo Magno” è così definita per collocare cronologicamente le fasi salienti del processo di convergenza tra l’VIII e il IX secolo.

Nei prossimi articoli analizzeremo i tratti più rappresentativi del SAE

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