La nascita dell’ articolo introduce nelle tradizioni linguistiche europee principali, in tempi e modalità diverse, un’innovazione davvero epocale. La storia dell’articolo infatti racconta la nascita di una nuova categoria linguistica che, in alcuni casi eredita funzioni precedentemente espresse mediante strategie linguistiche usuratesi nel corso dei secoli, in altri rende obbligatorie le espressioni di funzioni che precedentemente erano ritenute di scarsa rilevanza comunicativa.
Per quanto riguarda la distribuzione dell’articolo definito e indefinito si nota che geograficamente:
– le lingue che adottano entrambi occupano i settori settentrionale, centrale, occidentale dell’Europa. (germaniche, romanze)
– le lingue prive di articolo si concentrano invece sul versante nord-orientale (slave)
– le lingue che hanno o solo l’articolo definito o solo quello indefinito sono in minoranza e distribuite in modo discontinuo.
A parte la situazione del bulgaro che prevede in alcune varietà l’uso del numerale edin “uno” in funzione di articolo indefinito e che si trova nel pieno del processo di grammaticalizzazione di un articolo definito.
Per ricostruire la storia dell’ articolo definito si cerca di ricomporre cronologicamente le sue attestazioni. Questo, comunque, lo si può fare nei limiti del possibile in quanto come ben noto gli studi si basano su una documentazione di natura esclusivamente scritta e su una ricognizione di questo tipo gravano due incognite:
– la prima è relativa alla diffusione difforme della scrittura che si espande progressivamente da Oriente a Occidente. Mentre infatti per la Mesopotamia le prime attestazioni possono essere fissate al IV millennio a.C., per i territori che entreranno a far parte dell’Europa bisogna operare una post-datazione al IX- VIII secolo a.C. . Quindi, se ci fossero articoli nelle lingue parlate prima di questa data sul suolo europeo, non è dato saperlo.
– la seconda incognita riguarda invece la funzione di filtro esercitata dalla scrittura sulla lingua parlata infatti, come osserva afferma Varvaro “la latenza è mancanza non di esistenza, ma di riconoscimento sociale.”
Tuttavia, dalla documentazione è posseduta, si assegna il primato dell’articolo definito al greco con (ho, hē, tó) . Il basco potrebbe insidiare il suo primato in quanto è la lingua più antica, sicuramente preindoeuropea. L’ articolo posposto basco (-a) sembra infatti non essere una derivazione ma un tratto originario. Tuttavia, la documentazione del basco nella fase più antica e largamente lacunosa.
Il secondo posto va alle lingue romanze dove, le funzioni dell’ articolo definito, sono espresse da una parte da ille (illa, illud) dall’altra ipse (ipsa, ipsum). Il conflitto tra i due vedrà prevalere il primo anche se ipse, in alcune tracce, viene conservato oggi nel sardo, catalano e giascone.
Nonostante gli stravolgimenti che ha causato l’ apparizione dell’articolo definito, la sua nascita,come sottolinea Greenberg, si svolge nei diversi sistemi linguistici approssimativamente secondo la medesima serie di fasi ossia, sembra esserci un tracciato predefinito che lingue, a prescindere dalla famiglia di appartenenza e dalla conformazione tipologica, percorrono quando per varie ragioni sentono l’esigenza di dotarsi di un articolo definito. Esamineremo più avanti questo percorso che comprende più stadi.